La Storia
Palazzo Facchi, elegante dimora storica situata al centro di Brescia, fu costruita dal Lanza nel XVIII secolo.
Le sue grandi sale affrescate creano un percorso di epoche e stili differenti tra il settecento e l’ottocento.
Entrando si rimane colpiti dal bellissimo scalone nobile che fu riformato nell’ottocento dal famoso architetto bresciano Antonio Tagliaferri con pitture murarie del Traini e del Cresseri, autore quest’ultimo anche dell'imponente affresco centrale che ritrae le figure della Gloria e della Fama.
Arrivati al piano nobile si possono ammirare gli arredi originali dell’epoca disegnati appositamente dall’architetto Antonio Tagliaferri, i cui disegni originali sull’architettura dello scalone e del mobilio si possono ammirare appesi alle pareti della prima Sala Verde, attigua allo scalone.
Essa ci introduce nel cuore della casa, il Grande Salone d’onore, dall’architettura e dagli affreschi ottocenteschi frutto della collaborazione del Tagliaferri e del Cresseri.
Il Salone è dominato dal grande camino cinquecentesco alto ben 6 metri con i suoi magnifici leoni in marmo e avvolto dalle belle decorazioni a stucco d’epoca, al centro lo scudo con le iniziali della famiglia Facchi.
Anima della Sala, il magnifico lampadario d’epoca in vetro di Murano e il mobilio ottocentesco originale appositamente ridisegnato dal Tagliaferri.
Entrando nelle due sale attigue ci ritroviamo invece in un’epoca precedente dove i soffitti affrescati a cupola da più tenui colori sono tipici del 700: la biblioteca verde con i suoi libri antichi e la sala rosa con il suo salotto rosso, ornamenti dorati e il camino in marmo bianco.
Nella Sala rosa ritroviamo alcuni quadri che raffigurano la Famiglia Facchi, dipinti da famosi pittori bresciani come il Bertolotti, il famoso artista bresciano fu infatti frequentatore e amico dei Facchi ed eseguì per loro diverse opere e decorazioni.
Per finire la sala da pranzo con il caratteristico soffitto a cassettoni in legno affrescato.